Siti archeologici in Trentino Alto Adige

Sito palafitticolo di Fiavè

Una palafittaPresso il sito palafitticolo di Fiavè è possibile rievocare ed ammirare testimonianze della vita quotidiana di più di 4000 anni fa, un sito archeologico tra i più importanti in tutta Europa. Presso le sponde dell’antico lago Carera troviamo il sito palafittino di Fiavé che desta particolarmente interesse da un punto di vista culturale dato che sono stati rinvenuti molti elementi della vita quotidiana, strumenti di uso comune che un tempo utilizzavano le popolazioni che vivevano in questi insediamenti.

Grazie al mutamento del lago in torbiera è stato ben conservato negli anni il tessuto palafitticolo ma anche i moltissimi oggetti presenti che hanno reso questa zona un’area archeologica unica e tra le più importanti in tutta l’Europa.

Il sito archeologico è datato al 2300 a.C., grazie agli scavi e alle numerose ricerche iniziate sin dagli anni ’60 e che ancor oggi proseguono, è stato possibile ricostruire la storia del villaggio probabilmente abbandonato per un devastante incendio e successivamente ricostruito a circa cento metri di distanza presso il dosso dei Gustunacci.

Cattedrale di S. Vigilio

Lato est della Cattedrale di San Vigilio, TrentoIl Duomo di Trento, cattedrale di S. Vigilio, fu realizzata presso la zona dove un tempo sorgeva un antico tempio in onore del patrono della città. Molto probabilmente, ancor prima della morte del santo si trovava una piccola chiesa edificata in base all’esempio padano. I lavorio della cattedra furono avviati nel XI dal principe vescovo Uldarico II, la stessa catedrale che venne abbattuta nel 1212 quasi per intero per dar spazio alla costruzione del nuovo duomo di stampo romanico – lombardo per volere di Federico Vanga, una tra le figure che su tutti ha meglio contribuito alla crescita urbanistico-artistica della città. Il progetto del nuovo duomo fu affidato dal vescovo alla guida di Adamo d’Arogno.

Il transetto settentrionale, verso la fine del Duecento, fu decorato con l’aggiunta di un rosone chiamato Ruota della Fortuna, inoltre un secolo dopo si svolsero lavori di ampliamento con l’aggiunta di elementi gotici. Grazie all’intervento di Giuseppe Alberti, nel 1628, fu realizzata la Cappella del Crocefisso, con un impianto barocco che include una serie di sculture in legno ai piedi delle quali furono promulgati i decreti del Concilio di Trento tra il 1545 e il 1563.

Infatti le sessioni della grande assise si svolsero nel presbiterio della stessa cattedrale, su di una struttura mobile realizzata in legno edificata sopra la cripta sotterranea. Le decorazioni del rosone sono prevalentemente di stampo medievale poste sulla facciata che si sporge sul lato della piazza. La zona absidale conserva un particolare insieme di decorazioni e forme, inoltre sono inusuali le scale laterali interne rampanti, realizzate sfruttando lo spessore delle pareti che salgono in direzione delle torri campanarie e della facciata.

Spazio Archeologico Sotterraneo SASS

Nell’ambiente archeologico sotterraneo del Sass, presso piazza Cesare Battisti, nel fulcro di Trento, è possibile visitare più di 1.700 metri quadrati della città romana rinvenuti in seguito agli scavi archeologici svolti per il restauro e l’ingrandimento del Teatro Sociale. È possibile osservare un tratto esteso del muro di cinta orientale, ma anche alcuni settori di case dove sono stati rinvenuti resti di mosaici, un lungo tratto del muro di strada pavimentata e botteghe e cortili artigiani.

Grazie allo “splendi dum municipium”, così come indicò l’imperatore Claudio l’Antica Tridentum, è stato possibile ricostruire la sequenza storica mai interrotta di più di 2000 anni fa, in pratica dalla sua fondazione fino ai nostri giorni. Nella stessa zona si trovano due strutture del periodo romano nella fase tardo antica e in quella altomedievale, ma anche il palazzo rinascimentale, il quartiere medievale, il teatro contemporaneo e ottocentesco.